Le forme di intervento per la mitigazione del rischio idraulico sono molteplici e derivano da uno studio approfondito sul deflusso delle piene e le conseguenti aree inondabili.
La strategia di mitigazione del rischio idrogeologico può essere suddivisa in diversi punti:
Il rischio cui è esposto un bene dovrebbe essere calcolabile mediante procedure oggettive.
I sistemi di intervento per la riduzione del rischio idraulico sono classificabili entro due categorie:
interventi strutturali e interventi non strutturali.
I primi comprendono una serie di opere e interventi di manutenzione essenzialmente dedicati alla protezione degli insediamenti esistenti. Quelli non strutturali sono essenzialmente interventi che non interessano direttamente la rete idrografica quali provvedimenti legislativi dedicati alla prevenzione per insediamenti futuri o già esistenti.
La SMEDA effettua interventi di manutenzione o ristrutturazione per la sistemazione di corsi d’acqua naturali o artificiali (canali navigabili, sistemazioni di foci, fiumi e torrenti, sistemazione idraulica delle acque superficiali, stabilizzazione dei pendii) nonché per la difesa del territorio dai suddetti corsi d’acqua.
Impresa di costruzioni atta a lavori di edilizia pubblica, costituita nel 1991 a Tursi (MT), in Basilicata.
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