“Le radici dei salici non permettono alle scarpate di spaccarsi e i rami dei salici lungo le scarpate vengono potati in modo che diventino ogni anno più robusti. E così diventa una sponda vivente compatta”. (Leonardo Da Vinci)
Queste parole hanno più di cinque secoli e testimoniano come i concetti alla base dell’ingegneria naturalistica siano tutt’altro che recenti.
L’ ingegneria naturalistica è una disciplina tecnico-scientifica che, attraverso l’ingegneria e sulla base di criteri meccanici, biologici ed ecologici, utilizza tecniche che sfruttano piante vive o parti di esse in abbinamento con altri materiali, quali pietrame, legno, terra, biostuouie, geotessili, ecc, per la difesa del territorio ed il ripristino della compatibilità fra “sviluppo sostenibile” ed ecosistema, comprese tutte le opere ed i lavori necessari per attività botaniche e zoologiche. È possibile effettuare interventi antierosivi, di consolidamento e rinaturazione come la risoluzione di problemi di erosione dei versanti, frane, sistemazioni idrauliche ma anche riguardanti le infrastrutture lineari, cave e discariche, insediamenti industriali, sistemazioni costiere fino alla rinaturalizzazione e ricostruzione di habitat.
Gli interventi di ingegneria naturalistica si differenziano da quelli tradizionali principalmente per l’impiego di piante con finalità tecniche e naturalistiche ed anche per questo le diverse valutazioni ed analisi delle aree di intervento vanno effettuate prestando particolare attenzione proprio alla componente viva.
È in questa filosofia che la SMEDA agisce attraverso le opere di ingegneria naturalistica, effettuando un migliore inserimento nel paesaggio di opere ritenute necessarie in una logica di sviluppo compatibile, mitigando il loro impatto sia a livello paesaggistico che naturalistico.
Alla SMEDA riteniamo prioritaria la tutela degli ambiti naturali e con le nuove tecnologie a disposizione è possibile costruire, riqualificare, recuperare e evolvere il proprio operato sempre più verso un’esistenza ecosostenibile.
Le nostre opere spaziano dalla conservazione ed il recupero del suolo utilizzato per cave e torbiere e dei bacini idrografici, all’eliminazione del dissesto idrogeologico, opere necessarie per la stabilità dei pendii, la riforestazione, i lavori di sistemazione agraria e le opere per la rivegetazione di scarpate stradali, ferroviarie, cave e discariche.
La SMEDA opera in questo affascinante settore impiegando le migliori tecnologie e conoscenze sempre al passo con i più recenti studi per la realizzazione di lavori sempre più compatibili con l’ambiente che ci circonda.
Impresa di costruzioni atta a lavori di edilizia pubblica, costituita nel 1991 a Tursi (MT), in Basilicata.
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