RICICLARE GLI INERTI CON LA DEMOLIZIONE SELETTIVA

12 Settembre 2018 By 0 Comments

La demolizione selettiva è una delle tipologie di demolizione più accurate.

Si tratta di una sorta di “decostruzione” che permette di controllare i materiali nel luogo di produzione dei rifiuti. Questi vengono separati in base alle loro caratteristiche aumentando concretamente il livello di riciclabilità degli scarti.

La demolizione, quindi, non viene più intesa come fase finale del manufatto edilizio, ma come fase necessaria per dare nuova vita ad altri componenti e materiali per nuove costruzioni.

La demolizione selettiva in genere avviene in fase inversa alle operazioni di costruzione, rimuovendo prima le parti più esterne, poi gli impianti tecnici, serramenti, pavimentazioni e tramezzature ed infine le parti strutturali. Le varie frazioni omogenee vengono poi inviate a idonei trattamenti di valorizzazione.

Con la demolizione selettiva si ha quindi maggiore possibilità di controllare la composizione dei rifiuti in modo tale da poter conferire a un impianto di trattamento un materiale effettivamente inerte e separato da sostanze che possono alterare il processo stesso di recupero.

Lo scopo è aumentare concretamente il livello di riciclabilità degli scarti generati nei cantiere di demolizione, qualunque sia la struttura di partenza dell’edificio.

Si possono individuare quattro categorie di materiali riutilizzabili prodotti dalla demolizione selettiva:

  1. materiali riutilizzabili con la stessa funzione in altri luoghi (come ad esempio le finestre e le porte);
  2. materiali riutilizzabili il cui smontaggio comporta un nuovo utilizzo con funzioni diverse da quella originale;
  3. frazioni monomateriali reimpiegabili come materiale uguale a quello d’origine dopo processi di trattamento, ma con diversa funzione e forma;
  4. frazioni monomateriali reimpiegabili in materie prime secondarie diverse dal materiale d’origine per forma e funzione, reimpiegabili dopo processi di trattamento.

 

Sono numerosi i vantaggi dell’utilizzo della demolizione selettiva:

  1. riduzione dei costi di trasporto;
  2. riduzione dei rifiuti conferiti in discarica;
  3. recupero di materiale omogeneo di qualità elevata come materia prima secondaria;
  4. evita l’estrazione di nuove materie prime preservando l’ambiente.

 

Paesi europei come la Danimarca, il Belgio e l’Olanda riciclano circa l’80% dei materiali provenienti da attività di demolizione. L’Italia è ferma al 9%. Appare ormai urgente un cambio di direzione anche in Italia.

Azzeriamo la produzione di rifiuti incentivando la riciclabilità delle materie prime edilizie!

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